01.12.2023
Intersindacale: la legge di bilancio del Governo Meloni affonda la sanità pubblica. Noi saremo irriducibili
30.12.2023
Firmato il CCNQ triennio 2022-2024 in vigore dal 1 dicembre
Oggi Codirp era in Aran per la firma del CCNQ definitivo per la ripartizione dei permessi e distacchi sindacali per il triennio 2022-2024, basati sulla rappresentatività rilevata nel medesimo triennio. Approfondisci su Codirp.it
28.11.2023
Acn medicina generale. Fmt: “Fiduciosi. Chiudere con celerità è fondamentale”
Positivo per FMT l'ultimo incontro in SISAC. La Federazione Medici Territoriali definisce “positivo” l’ultimo confronto con la Sisac per il rinnovo del contratto dei medici di medicina generale. I temi prioritari, per Ftm, riguardano le tutele per la gravidanza e maternità, più risorse, suolo unico, Case di comunità, tariffe per le prestazioni aggiuntive, defiscalizzazione, rapporto ottimale medici-pazienti, centralità della contrattazione nazionale. “Ora attendiamo fiduciosi il prossimo incontro”. . Leggi su Quotidiano Sanità
15.11.2023
Il 18 dicembre sciopero nazionale!
STOP A TUTTI I SERVIZI DELLA SANITÀ OSPEDALIERA E TERRITORIALE INDISPENSABILI PER LE DIAGNOSI E LE CURE NON URGENTI E PER LA SICUREZZA E LE FORNITURE ALIMENTARI
18 DICEMBRE
SCIOPERO NAZIONALE
DEI DIRIGENTI MEDICI, VETERINARI E SANITARI
DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
hanno proclamato sciopero i Sindacati
AAROI-EMAC
FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO- SNR)
FVM - FEDERAZIONE VETERINARI E MEDICI
Il 18 dicembre fermeremo la sanità per 24 ore per non vederla fermata per sempre da una legge di bilancio che premia gli evasori e distrugge il diritto alla cura e la tutela della salute.
Siamo sempre stati restii a proclamare uno sciopero nazionale perché, diversamente da altri scioperi, incide direttamente sulla risposta alla domanda di cura dei cittadini che è già da troppo tempo gravemente carente. Però, dopo le recenti delusioni sulle molteplici e ben note problematiche che questo governo aveva promesso di risolvere, vediamo negata qualsiasi soluzione proposta, vediamo danneggiato ulteriormente il Servizio sanitario nazionale e siamo colpiti direttamente da misure inaccettabili sul lavoro e sulle pensioni. Quindi:
STOP A TUTTI I SERVIZI DELLA SANITÀ OSPEDALIERA E TERRITORIALE
INDISPENSABILI PER LE DIAGNOSI E LE CURE NON URGENTI
E PER LA SICUREZZA E LE FORNITURE ALIMENTARI, TRA CUI:
- Blocco delle prestazioni anestesiologiche, con paralisi delle sale operatorie, dei percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore inclusa la partoanalgesia, e di tutte le consulenze differibili
- Blocco delle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio, dei servizi di igiene e sanità pubblica
- Blocco dei mercati di import export di derrate alimentari, macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici
- Aumento dei tempi di attesa nei pronto soccorso per tutti i codici minori differibili
il 18 Dicembre 2023
data in cui AAROI-EMAC, FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO- SNR), FVM FEDERAZIONE VETERINARI E MEDICI hanno proclamato uno sciopero di 24 ore di medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari.
13.11.2023
L'intersindacale ha incontrato oggi il Ministro Schillaci
Risposte insufficienti, la mobilitazione continua
Apprezziamo la disponibilità al confronto con le OO.SS dimostrata dal Ministro Schillaci, così come anche la sua ‘buona volontà’ di fronte alle richieste fatte da questa intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari. Al momento, tuttavia, non abbiamo elementi concreti sufficienti per interrompere la mobilitazione affinché la Legge di bilancio proposta dal Governo sia emendata per soddisfarle adeguatamente. Il SSN, per restare pubblico e universale, ha bisogno di interventi strutturali urgenti di tipo organizzativo e finanziario, sia per l’assistenza territoriale sia per quella ospedaliera: sblocco del tetto imposto da anni sulla spesa del personale, piano assunzionale straordinario, stabilizzazione dei precari, riforma della formazione e contratto formazione-lavoro, finanziamento adeguato dei contratti e dell’indennità di specificità professionale, defiscalizzazione del salario accessorio, corresponsione TFS come il TFR con assegno unico e non a rate ritardate, nonché abolizione di tutte le penalizzazioni pensionistiche della Manovra 2024. La situazione è drammatica: i professionisti della sanità sono allo stremo, il SSN rischia di collassare, e gli interventi proposti da questo Governo sono assolutamente insufficienti e troppo spesso dannosi, serve un cambio di passo che al momento non vediamo all’orizzonte. Per questo la nostra mobilitazione continua con iniziative articolate e con sempre maggiore convinzione e compattezza. •AAROI-EMAC • FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO- SNR) • FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN • FVM FEDERAZIONE VETERINARI E MEDICI •UIL FPL MEDICI E VETERINARI • CISL MEDICI
09.11.2023
Si fatica a comprendere il senso politico di questa manovra
10.11.2023
Stato di agitazione. Le ragioni della nostra protesta contro una Manovra che affossa il SSN
28.09.2023
FIRMATO CCNL SANITA'
Nasce il primo contratto postpandemico
Dopo le ultime sedute di apertura e la discussione in mattinata sul nodo dell’orario e sui punti in sospeso dell’articolato, nel pomeriggio finalmente firmato l’accordo sul contratto per il triennio 2019-21. Viene ratificato un documento importante, in cui sono stati ottenuti dai sindacati molti aspetti positivi, al meglio delle risorse messe a disposizione dalla parte datoriale. Non scontato lo sforzo di concentrare l’incremento economico pressochè interamente sullo stipendio tabellare. Fondamentale l’eliminazione dei “di norma”, che costellavano il contratto precedente, spesso compromettendone l’esigibilità e che sono stati pressochè totalmente eliminati. Premiato il grande contributo Fassid per il riconoscimento dell’indennità di specificità dei dirigenti sanitari. Decisivo, nella tornata odierna, l’accordo sull’orario di lavoro che impone il recupero delle ore lavorate in eccedenza, impedendo azzeramenti periodici e aprendo di fatto la strada ad eventuali risarcimenti se ci fossero inadempienze in tal senso. L’eliminazione di un vulnus importante quale l’eccedenza oraria “ad oltranza”, costituisce una pietra miliare della recente contrattistica e restituisce parte della dignità alla professione, permettendo di arginare il calo di attratività del quale da tempo il settore pubblico sta soffrendo. Consapevoli che c’è ancora tanto da migliorare sotto l’aspetto economico e delle condizioni di lavoro, conclusa la doppia vacanza contrattuale, si punta al triennio 2022-24 con qualche speranza in più.Sono stati mesi di trattative serrate, a volte dure con momenti di frizione, ma alla fine le diverse sigle sindacali, compresa la nostra, hanno concordato un testo con ARAN, che non sarà in assoluto perfetto, ma sicuramente il migliore possibile, visto il momento e le scarse risorse disponibili. Il nodo è stato proprio quello delle risorse, che per questo contatto erano state già definite a suo tempo con un margine di incrementi molto bassi, non certo in grado di restaurare l’erosione della alta inflazione degli ultimi anni, ma proprio per questo abbiamo migliorato di molto la parte normativa, che oggi può portare una esigibilità del contratto con migliori condizioni di lavoro per i colleghi.